Diritto privato

Le liberalità

La donazione

Donazione, negozi gratuite, liberalità non donative

La donazione rientra nella categoria dei negozi a titolo gratuito. Ma non ogni negozio a titolo gratuito è una donazione. Infatti la gratuità implica l’assenza del corrispettivo, ma non anche l’arricchimento dell’altra parte, elemento essenziale nella donazione.

Il codice civile contempla una serie di contratti tipici a titolo gratuito e diversi dalla donazione: il comodato, ad esempio, è il contratto essenzialmente gratuito (art. 1803, comma 2, del Codice civile). Ma anche il mandato, il trasporto, il deposito o il mutuo, a seconda dell’accordo delle parti, possono essere a titolo gratuito.

Le suddette figure contrattuali non integrano una donazione, così come non implicano necessariamente una liberalità del soggetto che esegue una prestazione a vantaggio dell’altra. Esse, tutt'al più, possono trovare giustificazione in un mero rapporto di cortesia, o in un rapporto interessato per lo stesso autore della prestazione.

A queste figure tipiche di contratti gratuiti se ne aggiungono altre di carattere atipico, ossia non rientranti tra quelle espressamente previste dalla legge. Si pensi al caso di un imprenditore che distribuisce gratuitamente a fini pubblicitari campioni dei propri prodotti.

A maggior ragione va distinto sia dalla donazione sia dalla generale figura dei contratti gratuiti l’adempimento dell'obbligazione naturale, che comporta un'attribuzione patrimoniale spontanea, ma non liberale, in quanto costituente l'adempimento di un dovere morale o sociale (art. 2034 del Codice civile).

Esistono poi degli atti di liberalità che non integrano il tipo della donazione: è il caso dei regali d'uso di cui all'art. 770 del Codice civile e della donazione indiretta, ossia la liberalità attuata mediante negozio diverso da un contratto di donazione tipico.

In conclusione, la donazione è un contratto tipico, a scopo di liberalità, avente una propria specifica struttura e disciplina.